
“Se ci si esercita in qualche cosa, si produce inevitabilmente un effetto sulla situazione reale.”
Ciò è vero sia quando si costruiscono immagini autodistruttive sia quando le immagini sono più costruttive.
Prendendo in considerazione il primo caso, le persone abituate a pensare che la sfortuna le perseguiti o che sono sbagliate o che una determinata situazione andrà male, quasi certamente otterranno risultati negativi, ma congrui con le immagini che la persona ha spontaneamente prodotto.
Come? Riprendendo le parole di Milani, si può dire che “ogni volta che dobbiamo vivere delle situazioni oggettive e concrete, nella nostra mente emerge automaticamente un pensiero, sotto forma di immagine, che “anticipa” ciò che succederà.”
Quindi sono io che creo i risultati che ottengo? Praticamente sì! È un insieme di predisposizione di pensieri, immagini ed azioni che la persona attiva e che nel peggiore dei casi, comporterà errori, fallimenti e ripetizione di esperienze negative.
È allora importante ricontattare il “nucleo delle immagini” personale, per modificare i risultati per tempo.
La nuova consapevolezza può essere raggiunta attraverso il rilassamento, che può aiutare a sentirci rinnovati e capaci, valorizzando l’unicità di cui ognuno è portatore.
Riuscendo a modificare i nostri sistemi di risposta interni, sentendoci centrati ed integrati, creeremo i presupposti per raggiungere i nostri personali obiettivi con maggiore facilità[1].
[1] Il presente articolo riporta citazioni tratte da il libro di L. Milani, “La psicologia del benessere. Un percorso positivo per la mente”, Ed. Tecniche nuove, Milano 2004.